Quack! ...
...questa volta mi sono dedicato ad una coppia di "varianti" della Charlotte di Graziella che avevo già postato; si tratta di un dolce che usa una base di crema pasticcera al limone, una "copertura" di frutta (arance nell'originale) e savoiardi imbevuti nel succo della stessa frutta.
Entrambe le varianti odierne usano la stessa crema pasticcera al limone:
- 500 ml. di latte
- 3 tuorli d'uovo
- 175 gr. di zucchero
- 75 gr. di farina
- 1 limone
Per la preparazione ho messo a scaldare il latte in un pentolino, ho versato lo zucchero e i tre tuorli in una zuppiera e lavorato di forchetta fino ad ottenere una crema, poi ho lentamente incorporato latte tiepido e farina mescolando con un frullatore a fruste; al termine ho rovesciato il composto nel pentolino, ho tagliato a metà il limone (lavato!) e l'ho infilzato con la forchetta (la parte tagliata verso il basso) e con la forchetta "limonata" ho mescolato fino a che la crema si è addensata. Un attimo prima di spegnere il fornello ho preso il mezzo limone rimasto e l'ho spremuto (attraverso un colino) sulla crema dando infine una bella rimescolata.
La prima variante:
Charlotte di Fragole- 2 cestini di fragole
- q.b. zucchero
- 2 limoni
- 1 confezione di savoiardi
Ho cominciato tagliando le fragole del primo cestino e preparando, essenzialmente una zuppierina di fragole al limone; in pratica fragole a pezzetti, molto zucchero, il succo dei due limoni, una bella rimescolata e 5/6 ore a macerare mentre le fragole rilasciano il loro succo.
Le fragole del secondo cestino sono state invece tagliate a fette ed utilizzate per foderare la zuppiera.
Tutti i pezzetti di fragola rimasti inutilizzati dopo l'affettatura sono stati aggiunti alla zuppiera delle fragole al limone.
Dopo le 5/6 ore a macerare ho colato il succo di fragole e limone in un piatto, ma ora... il problema! ... Come eliminare i "semini" di fragola dal succo? (ovviamente se le vostre "cavie" -hehe!- non li gradiscono) ...Semplice... si passa il succo al colino... Ma...e le fragole utilizzate per estrarre il succo? Le volevo comunque adoperare, ma se le avessi frullate i "semini" avrebbero potuto rompersi e passare attraveso il colino (e convincere le cavie schizzinose a scudisciate?... era una possibilità ! :P ) ...Invece ho compattato le fragole rimaste, le ho schiacciate con uno schiacciapatate ed infine ho passato il tutto al colino ottenendo un altro po' di succo di fragole.
A questo punto ho versato il succo in un piatto e vi ho inzuppato i savoiardi con cui ho fatto il "secondo strato" della copertura prima di riempire con la crema pasticcera.
Attenzione!!! Questa variante dà dipendenza!
La seconda variante: Charlotte d' Ananas
- 1 ananas
- 1 confezione di savoiardi (o pan di spagna)
Avevo sempre pensato che l'ananas, col suo sapore leggermente acidulo, si potesse adattare a questo dolce, ma non trovavo un idea per il succo con cui bagnare i savoiardi... finchè mia madre non mi ha regalato una centrifuga per frutta e verdura ...hehe!... quindi... in picchiata sul fornello!
Ho sbucciato l'ananas e l'ho tagliata a fette, ho rimosso la parte centrale "legnosa" (buttata nella centrifuga) ed ho tagliato il resto delle fette a tocchettini con cui ho foderato l'interno della zuppiera (avrei potuto anche lasciare le fette intere, ma poi sarebbe stato un problema al momento di servire le porzioni... facendo i tocchettini non si rischia che finisca tutta la fetta da una parte e nulla dall'altra). Foderare la zuppiera ha richiesto 2/3 dell'ananas, il terzo rimanente è stato centrifugato senza pietà.
A questo punto ho versato il succo di ananas in un piatto e vi avrei inzuppato i savoiardi con cui fare il "secondo strato" della copertura prima di riempire con la crema pasticcera... ...avrei... ...sennonchè la confezione di savoiardi che avevo da parte aveva un taglio e si erano tutti fossilizzati! ...scorsa disperata della dispensa, piume arruffate, becco spalancato ed occhio iniettato di sangue che cade su una confezione di pan di spagna inutilizzata... cosicchè... ahem... ho "modificato" la ricetta in corsa.
Tutte e due le varianti sono, ovviamente, da infilarsi nel becco con l'aiuto di un cucchiaino.